“Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle.”
Denis Waitley
Il lavoro che c’è e quello che manca; la concentrazione in poche mani dei profitti dell’industria del turismo; la spirale dei salari bassi, per non dire di un’ incomprensibile “esterofilia“, chiamiamola così, nell’esecuzione dei pochi, pochissimi lavori pubblici cantierati sul territorio.
Questi ed altri gli argomenti toccati nella bella mattinata trascorsa in quel di Zaro dagli amici de IL VOLO e dal candidato sindaco Vito Iacono.
La festa del lavoro e l’omaggio a Francesco Calise, l’operaio edile di Forio che nel 1954 perse tragicamente la vita schiacciato da un sasso proprio in questa bella zona residenziale del comune di Forio, è stata l’occasione, di fatto, per l’apertura della campagna elettorale di questa coraggiosa pattuglia guidata dal presidente del Forio Basket.
Ha aperto il dibattito Emanuele Verde ribadendo il senso del suo impegno in una lista non a caso composta da lavoratori e piccoli imprenditori, mentre a spulciare le biografie di altri attori politici, naturalmente tutti accasatisi altrove, emergono profili e co-interessenze legate ad affari e rendite che nulla hanno a che vedere con la quotidianità e le difficoltà del cittadino medio di Forio.
E’stata poi la volta del prof. Nicola Lamonica, che ha inteso manifestare così, partecipando al dibattito, la sua vicinanza alle istanze della lista de IL VOLO. Il professore, da persona coerente qual è, ha ribadito che quella di Zaro è una battaglia che andrà avanti ben oltre il momento elettorale e se lo dice lui che storicamente non ha mai avuto timore di esporsi, anche da solo, c’è da credergli.
Ignazio Castagliuolo ha spiegato in maniera esemplare gli ostacoli economici e culturali da rimuovere e combattere. La finanza non è un soggetto astratto, immateriale, ma al contrario multiforme e legato a tantissimi interessi. Le concentrazioni alberghiere cui stiamo assistendo da anni sull’isola d’Ischia sono una delle tante facce della finanza, perchè impongono alla comunità un modello di sviluppo che si regge strutturalmente su salari bassi e condizioni precarie del lavoro. Ignazio ha giustamente sottolineato che la parola che meglio spiega la situazione di difficoltà che stiamo vivendo è una sola: MISERIA. Non la miseria però che hanno vissuto i nostri nonni, quella di chi usciva da un terribile conflitto bellico ma aveva dalla sua la speranza della ricostruzione. Stavolta la miseria è la condizione oggettiva del profitto di pochi e come tale si regge sull’assenza di speranza e di futuro.
Ha concluso Vito Iacono che con forza ha spiegato che lo stralcio del contratto di fitto del Green Flash, la verifica degli accordi economici presi in seno alla Marina di Raggio Verde sul porto di Forio, il ripristino dello stato dei luoghi nell’isola ecologica di Zaro, sono alcuni degli aspetti programmatici su cui la lista chiede il consenso alla cittadinanza. Aspetti programmatici che hanno un unico filo conduttore: creare sviluppo, occupazione e ricchezza per tutti.
La politica, non gli affari, questo il messaggio rivolto alla popolazione di Forio. Messaggio che però diventa “monito” per gli avversari politici in questa tornata elettorale. Ne vedremo delle belle e chi ha intenzione di silenziare il più possibile la competizione dovrà fare i conti con chi non ha paura di dirle le cose, alla luce del sole, il sole della nostra splendida Forio.