c.s. Ufficializzati i vincitori dell’undicesima edizione dell’Ischia Film Festival. Il primo premio della sezione documentari è andato a ‘La guerra dei vulcani’ di Francesco Patierno che, “a cavallo tra il cinema del reale e il melò porta avanti la narrazione in modo originale, prendendosi il lusso di dirigere, attraverso il montaggio, due indimenticabili dive come Anna Magnani e Ingrid Bergman. La Storia incontra la Settima Arte in un film unico nel suo genere”. Un lavoro di grande impatto dunque, che ha conquistato la Giuria, composta da Vittorio Giacci, Giuliana Muscio, Chiara Martegiani, Antonio Capellupo.
Il premio per il miglior cortometraggio è andato invece a ‘Margerita’ di Alessandro Grande, una fiaba moderna che prende vita in una Roma multietnica, mettendo l’uno di fronte all’altro un giovane ladruncolo rom e una violinista italiana. Grande dimostra “che il contatto fra due culture, apparentemente molto distanti tra loro, può avvenire attraverso le note di uno Stradivari e la comunicazione universale della musica”. Nella sezione Location Negata trionfa invece ‘L’alfabeto del fiume’ di Giuseppe Carrieri, film ambientato sulle rive del Gange, location di morte e di fame, in cui un professore illuminato prova a donare un futuro alle nuove generazioni attraverso la cultura. Un documentario importante, che sa trovare il giusto equilibrio tra realtà e poesia.
E’ invece Abbas Kiarostami ad aggiudicarsi il Premio Castello Aragonese come miglior regista, per ‘Qualcuno da amare’. Il Premio Aenaria per la miglior scenografia è stato invece assegnato a Rossella Guarna per ‘11 settembre 1638’ di Renzo Martinelli, che narra dell’assedio tenuto a Vienna da parte di trecentomila guerrieri dell’Impero ottomano. Il premio Epomeo per la miglior fotografia va a Arnaldo Catinari per ‘Viaggio sola’ di Maria Sole Tognazzi, storia di Irene, una quarantenne single che viaggia per il mondo valutando gli standard degli alberghi di lusso.
Nell’ambito del Festival è avvenuta inoltre, la consegna del premio Italian Film Commission al film ‘L’intervallo’ di Leonardo Di Costanzo e del Foreign Award assegnato in collaborazione con APE (Associazione Produttori Esecutivi), al produttore Donald Rosenfeld per ‘Effie’, scritto da Emma Thompson.
Menzioni speciali per la sezione location negata ‘Dell’arte della guerra’ di Luca Bellino e Silvia Nuzzi, a ‘Anija – La nave’ di Roland Sejko, per la sezione documentari a Lovebirds-rebel lovers in India’ di Giampaolo Bigoli.
Premio alla Carriera a Jean Sorel per le sue magistrali interpretazioni nei film di maestri del cinema francese, internazionale, ma soprattutto italiano. E per aver contribuito a raccontare la storia e il costume del nostro paese, affidandosi con generosità alle visioni di Visconti, Risi, Lizzani, Bolognini e Loy.