c.s. | Kerry Kennedy e Vanessa Redgrave sono state le protagoniste della prima giornata dell’XIesima edizione del Global Fest nel segno dei diritti umani, mentre al Regina Isabella continuano gli arrivi delle star: dopo Emanuelle Seigner, è approdato anche Samuel L. Jackson con sua moglie LaTanya Richardson, Michele Placido, Michael Bolton, Gino Paoli, Lola Ponce e Aaron Diaz, Tony Renis e sua moglie Nancy.
Kerry, la settima di 11 figli di Robert Kennedy premiata con l’Humanitarian Award dedica la sua vita da oltre 20 anni al RFK Center for Justice and Human Rights, promuovendo giustizia sociale e diritti umani: ha presentato con enorme successo al festival ‘Ethel’, realizzato con HBO, un film documentario che racconta di Robert e della madre Ethel Skakel Kennedy un ritratto privato commovente.
La Redgrave ha voluto dare la sua solidarietà al liceo romano Socrate, attivo contro l’omofobia, vittima di un incendio.
Supporter di Obama, Kerry Kennedy, ha parlato anche del centro di detenzione di Guantanamo incalzando il presidente. “Nel primo mandato aveva messo tra le sue priorità la chiusura ma non è accaduto, è stata una promessa non mantenuta e io penso che sia inaccettabile. Lì dentro ci sono persone senza processo da 10 anni, una violazione enorme dei diritti umani e delle convenzioni. Io però sono scettica: una parte di mondo continua a minacciare l’America e l’opposizione repubblicana non cederà facilmente” ha dichiarato in un incontro pubblico ospitato dal Regina Isabella. In questi 20 anni, “molte cose bisogna ammettere che sono migliorate nel lungo cammino per la giustizia: quando abbiamo fondato a Washington il RFK Center esistevano dittature militari in molti paesi, nell’Europa dell’est c’erano i governi satelliti della Russia comunista, in Sudafrica c’era ancora l’apartheid. Tante le cose ancora da migliorare ovviamente e la sfida di oggi riguarda la povertà, il traffico di esseri umani nelle migrazioni, l’impegno per l’infanzia: creare il cambiamento, abbattere le barriere, favorire l’istruzione, realizzare l’educazione per tutti”.
A Firenze, sede italiana del RFK si mette in pratica lo Speak Truth to Power, che coinvolge 500 mila studenti. Il progetto, che porta la firma Kerry Kennedy, è anche un testo teatrale di Ariel Dorfman che da anni viene recitato da studenti e attori famosi, da Seagurney Weaver a Susan Sarandon e che è stato proposto da Vanessa Redgrave, con Franco Nero, nella pre apertura del Global fest alla Colombaia.
Franco Nero nel corso della serata ha letto un testo contro la discriminazione degli omosessuali in Africa, la stessa Redgrave si è poi dichiarata molto colpita di quanto ancora succede nel mondo. “Anche in un paese come la Francia, trovo incredibili le proteste che si sono registrate contro i matrimoni tra omosessuali. Credo che alla base di tutti ci siano i governi, la scarsa attenzione che si da alla formazione dei giovani. E i risultati sono questi. È giunto il momento di fare, non basta denunciare il fatto che i diritti umani vengono tuttora calpestati, bisogna spingere il potere e i governi ad agire in favore degli ultimi”