Gennaro Savio | Ischia – Nei giorni scorsi per evitare la sosta dei motorini, Poste Italiane aveva installato una ringhiera all’esterno dell’Ufficio Postale di Ischia Porto. Un’inferriata sistemata da un capo all’altro dei muretti laterali che delimitano lo spazio esterno della posta ischitana e che, oltre ai motocicli, vietava di fatto anche l’accesso ai disabili in carrozzina. Infatti nonostante sarebbero state rispettate le misure previste dalle norme in materia, essendo presente nel varco di accesso una curva, le carrozzine non potevano passare. Ebbene, a distanza di poche ore e con una celerità e una sensibilità sempre più rare, come ci era stato garantito per telefono, Poste Italiane, in attesa che il varco per il passaggio di pedoni e carrozzine venga allargato, ha provveduto, così come avevamo chiesto e proposto, a rimuovere i catenacci presenti alla base del corpo centrale della ringhiera aprendo un passaggio che finalmente ora dà la possibilità ai disabili di recarsi alla posta.
Nello stesso servizio giornalistico in cui denunciavamo la collocazione della barriera che rendeva la Posta di Ischia off limits per i disabili, abbiamo anche affermato che nel Comune capoluogo dell’isola Verde, le barriere architettoniche anziché abbatterle, si erigono. Infatti quattro anni fa lungo la centralissima via Edgardo Cortese, una delle poche strade in cui erano state abbattute le barriere architettoniche, l’Amministrazione comunale guidata dall’attuale sindaco Giosi Ferrandino, collocò i nuovi pali della luce proprio sugli scivoli per disabili. Una vergogna che denunciammo a livello nazionale ma l’indignazione mediatica che attraversò tutto lo Stivale non servì a sensibilizzare gli amministratori ischitani e a far rimuovere quelle odiose barriere. Per fortuna lo stesso non si è verificato con Poste Italiane.