c.s.| Chi è contro il Comune Unico non ha capito che è anche contro i vantaggi economici che da esso deriverebbero. Uno studio realizzato dal dr. Gigi Amore, per conto dell’Acuii dimostra, dati alla mano, che il costo complessivo sostenuto dai sei comuni per la raccolta dei rifiuti nel 2012, ha raggiunto la modica cifra di euro 15.650.402,365 che, nel 2011, era stata di 14.136.791,360 mentre l’anno 2010 di 13.071.275,800, nel 2009 di 12.632.007,180 e nel 2008 di 12.750.737,170.
I dati parziali di una proiezione relativa al 2013 dicono invece, che la spesa sarebbe di 16.249.792,870 euro. Ma che cosa sarebbe successo se avessimo avuto sin dal 2008 il Comune Unico? Col Comune Unico avremmo speso nel 2008 solo 7.782.320,400; nel 2009 solo 7.553.740,240, nel 2010 solo 7.952.260,240; l’anno successivo, nel 2011, se avessimo operato come Comune Unico, avremmo speso solo 8.211.587,340 e nel 2012 euro 8.614.497,600 e lo scorso anno 2013 avremmo dovuto sostenere una spesa di appena 8.586.240,300.
Se non fossimo stati ancora chiari, vogliamo risparmiarvi conteggi vari, ma vogliamo anche dirvi che l’isola come Comune Unico, avrebbe dovuto sostenere una spesa ridotta del 50%!
A questo punto, se gli abitanti di Casamicciola, che stanno giustamente tentando oggi, di fare la rivoluzione contro chi ha aumentato a dismisura la Tares, facessero un po’ di conti, si troverebbero, in regime di Comune Unico, una Tares più che dimezzata. Sarebbe una cattiva idea mostrare questi dati, a chi protesta contro le tariffe Tares a Casamicciola ma dice ancora no al Comune Unico?
Chi dubita di questi conteggi potrebbe chiederci: perché la spesa si dimezzerebbe?
Perché il risparmio deriverebbe dalla gestione unitaria del servizio di raccolta differenziata tra i vari comuni o meglio da un comune unico, sulla base di 4 fattori fondamentali. Vediamoli:
1- costi di trasporto (mediamente un camion da 20 tonnellate di capacità, viaggia con carichi di circa 4 tonnellate, per cui passeremmo da 10000 carichi circa a 2000 circa);
2- costo di smaltimento in discarica (conferimento separatamente di plastica, vetro ed alluminio e non come multi-materiale al punto da ricevere in cambio, i contributi CONAI ben più sostanziosi);
3- costo dei carburanti ridotto perché si ridurranno i viaggi in terraferma e poi perché avremo percorsi agevolati sull’isola, attualmente bloccati o resi più lunghi da “barriere amministrative” tra i comuni dell’isola.;
4- gestione del personale da impiegare non solo nella raccolta ma anche nella manutenzione e nel rispetto del decoro del territorio.
Tutto questo col Comune Unico. E scusate…se è poco.
L’ACUII ritiene che solo questi dati dovrebbero essere sufficienti a dimostrare quali vantaggi potremmo avere come Comune Unico.
L’ACUII dedica questo studio proprio agli abitanti di Casamicciola, attualmente colpiti da provvedimenti iniqui, come le nuove tariffe della Tares, estremamente pericolosi per i bilanci delle famiglie, l’andamento delle varie categorie di lavoratori, per l’intera economia del paese, costretto a subire una pressione fiscale insopportabile, gravissima che blocca lo sviluppo, gli investimenti, una eventuale progettualità e costituisce un elemento particolarmente preoccupante anche per l’ordine pubblico.
Non basta tutto questo a comprendere, a Casamicciola come in tutti gli altri comuni dell’isola, la necessità di voltare pagina, di ridurre i comuni fino a giungere ad un Comune Unico, per ridurre sprechi e disagi?