“La partecipazione al Mondiale è il risultato di un’ottima l’intuizione del CSI che, assecondando il desiderio espresso due anni fa ad Assisi da Francesco Messori, ha realizzato una grande operazione mediatica. Bastava indossare la maglia azzurra… poi i ragazzi della Nazionale, lo staff e lo staff dirigenziale sono persone speciali: dovunque andavamo trasmettevamo la nostra felicità, la nostra simpatia, il nostro modo unico e speciale di essere italiani nel mondo”. Il campione ischitano Gianni Sasso, racconta l’emozione di fare il primo gol del primo Mondiale della Nazionale Italiana Amputati e ribadisce l’orgoglio di appartenere a questo gruppo maturo ed affiatato. La battaglia per Rio però, ricomincia subito.