Accorpamenti presidi sanitari sull’isola d’Ischia – Altolà di Domenico Savio

Gennaro Savio | Continua instancabile e senza sosta alcuna l’attività politica e sociale di Domenico Savio, Consigliere comunale di opposizione e capogruppo del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista in seno al Civico consesso di Forio. Decine e decine sono ormai le istanze presentate al Sindaco Francesco Del Deo e ai suoi assessori i quali se con un pizzico di umiltà le avessero prese in considerazione, sarebbe potuta iniziare l’auspicata rinascita sociale ed economica della nostra cittadina la quale, invece, continua languire nei problemi di sempre in quanto gli ex democristiani al potere – e attuali berlusconiani e renziani – non hanno né la cultura, né tantomeno la volontà politica per poterlo fare. L’ultima istanza presentata da Savio e inviata al Presidente della Regione Stefano Caldoro, al Ministro della Salute, al Prefetto, al Direttore generale dell’ASL Napoli 2 e al Sindaco e all’Assessore alla Sanità del Comune di Forio, riguarda il programmato accentramento di alcuni presidi sanitari attualmente esistenti in vari Comuni dell’isola d’Ischia – come guardia medica, invalidi civili, medicina legale e riabilitazione di Forio, centro di salute mentale di Ischia, degenti di Villa Orizzonte di Barano d’Ischia e forse altro – nello stabile dell’ex albergo Stefania, situato nella parte alta del comune di Casamicciola Terme alle spalle di piazza Bagni, in un comprensorio tra l’altro ad alto rischio idrogeologico, dove il 10 novembre 2009 dalla collina e cava Sinigallia che sovrastano l’abitato di piazza Bagni scese una colata di acqua, fango, massi e detriti vari che provocò la morte della studentessa quindicenne Anna De Felice.
Domenico Savio che si fa portavoce delle tante lamentele popolari per questa scelta dell’ASL Napoli 2 Nord, che trasferisce importanti servizi sanitari in un luogo lontano dai centri storici dell’isola e non adeguatamente servito dal servizio di trasporto pubblico, e che si sta battendo con forza contro la soppressione della guardia medica nel Comune all’ombra del Torrione, chiede nell’istanza al Sindaco e all’Assessore alla Sanità del Comune di Forio quali immediate iniziative intendono assumere per evitare tale trasloco sostenendo le esigenze della cittadinanza e se concordano con la necessità che, in ogni caso, Forio non possa e non debba giammai perdere almeno il presidio della guardia medica notturna e festiva e quella turistica nel periodo estivo, presidio che copre un vasto territorio comunale e anche quelli dei Comuni limitrofi. Savio, poi, chiede a Caldoro, Commissario straordinario di governo per la sanità in Campania e al Ministro della salute se dei presidi sanitari pubblici possono essere collocati in un’area ad alto rischio idrogeologico. Ma non è tutto. Infatti Savio chiede al Ministro della salute, prima del trasloco dei presidii succitati, un’ispezione ministeriale agli spazi interni dell’ex hotel Stefania per verificarne l’idoneità ambientale ad ospitare uffici e degenze.