ISCHIA, A MAGGIO ANDAR PER SENTIERI

Andar per sentieri 1Ischia – Una settimana alla scoperta delle bellezze dell’isola, itinerari inediti per conoscere l’anima verde di Ischia: questa è “Andar per Sentieri”, la manifestazione di turismo slow e sostenibile che si avvia verso la sua terza edizione, in programma dal 18 al 24 maggio. Un calendario di appuntamenti per gli amanti del trekking promosso da 8 associazioni, Pro Loco Panza, Cai Isola d’Ischia, Strade del vino e dei prodotti tipici, Associazione Nemo, Associazione amici di Piazza Maio, Epomeo in sella, Associazione PIDA – Premio Internazionale Ischia di Architettura e Federalberghi Ischia che propongono una vera e propria full immersion tra boschi e sentieri, passando per pinete, colline, monti e scenari mozzafiato a picco sul mare. Itinerari che porteranno i partecipanti – seguiti dalle guide CAI – a cogliere lo spirito autentico dell’isola, le sue anime eterogenee, la ricchezza sconfinata di un territorio generoso e fertile, dove la natura cresce rigogliosa, donando rare specie di piante, fiori, vegetazione.

La manifestazione prenderà il via il 18 maggio, con un percorso che condurrà dal Bosco della Maddalena di Casamicciola fino a Fiaiano, un itinerario suggestivo che ricalca il sentiero di uno dei complessi vulcanici meglio conservati dell’isola. Da qui si potranno ammirare le caratteristiche “fumarole”, scenografici emissioni di vapore che si disperdono nell’aria e che ricordano l’anima termale di Ischia.
Il 19 maggio sarà la volta del “Sentiero dell’Eremo”, circa 3 ore di camminata en plein air con punto di partenza da Serrara Fontana. Da qui si snoderà un percorso affascinante sul versante ovest di Ischia, attraverso un paesaggio selvaggio che porterà i viaggiatori fino al Bosco dei Frassitelli, un terrazzo di acacie fittissime, di licheni e finocchi selvatici, regno del celebre “coniglio selvatico” dell’isola verde. Un sentiero che porterà fino al Monte Epomeo, toccando la cima più alta di Ischia, Punta San Nicola.
E’ invece un’immersione nella storia geologica del territorio ischitano quella in programma il 20 maggio, “Panza tra storia e natura”, un tracciato lungo boschetti di lecci ed eriche, tufo e viste incredibili che lasciano correre gli sguardi verso l’infinità del mare. I partecipanti potranno visitare la Baia della Pelara, un pregevole geosito da cui perdersi in un panorama privilegiato e sconosciuto ai più, passare per tratti boschivi arricchiti da querce, lecci e corbezzoli, per giungere fino al Monte di Panza. Questo incantevole itinerario consentirà ai viaggiatori di godere di alcuni dei più caratteristici belvedere di Ischia, come quello della Baia di Sorgeto, nota per le sue acque caldissime.

4 ore di passeggiata accompagneranno invece i “camminatori” che sceglieranno il sentiero “Vatoliere-Campagnano” (21 maggio), che conduce sul versante sud/orientale dell’isola. Un percorso irto ma che ripagherà delle fatiche con panorami da cartolina sulla Scarrupata di Barano e la sua anima “vulcanica” fino a vigneti che si colorano dell’azzurro del mare. Tra le tappe anche il Monte Vezzi e Piano Liguori, da cui fotografare la deliziosa Punta San Pancrazio, con la sua chiesetta a strapiombo sulle acque del Tirreno. E poi, lungo il tragitto, non mancherà la visita a vecchie cantine scavate nel tufo, a scenari sul mare aperto che portano a scorgere Procida, Vivara, Capri e la Costiera Amalfitana. Uno dei gioielli del percorso è poi la Baia di Cartaromana, da ammirare camminando trai vigneti, perdendosi anche nella vista dell’imponente Castello Aragonese. Proprio in questa antica baia sono visibile i resti di “Aenaria”, la vecchia Ischia Romana sommersa.

E’ un viaggio nel mito quello che caratterizza invece l’itinerario “Monte Corvo, nella Bocca di Tifeo”, in programma il 22 maggio con partenza da Panza. Un sentiero che conduce nelle storie contadine fatte di case di pietra, antiche cisterne di acqua scavata nel tufo, vigneti, erbe aromatiche, mirti ed eriche ma anche vegetazioni esotiche come fichi d’india e agavi. E poi c’è il mito dell’isola, Tifeo che giace, secondo la leggenda, nelle viscere di Ischia. Le sue lacrime, come riportano antiche narrazioni, fluiscono nelle acque termali e – proprio a Monte Corvo – hanno dato vita ai vapori acquosi.
Il 23 maggio è la volta del percorso “Buceto-Nitrodi, tra sorgenti e vulcani”, un sentiero che partendo dal Cretaio di Barano risale il Monte Toppo e si avvia poi verso il vallone di Buceto. Un tratto dove ammirare i resti del vecchio acquedotto che dalla fonte di Buceto portava l’acqua fino ad Ischia Ponte. Un percorso fatto di storia ma anche di profumi: quelli della macchia mediterranea, di mirto, mentuccia e timo. Anche qui i panorami da cartolina non mancano, con viste spettacolari su Napoli, le isole flegree e il Vesuvio. Il tragitto prevede anche tappe a Buttavento, sulla Costa Sparaina e a Candiano, una frazione di Buonopane, dove i partecipanti potranno ammirare una quercia plurisecolare. Infine, per ripagare, corpo e anima il gruppo visiterà la fonte di Nitrodi, luogo antichissimo rinomato per le sue terme.

Andar per sentieri 2 I sette giorni alla scoperta dei sentieri più suggestivi dell’isola d’Ischia si concludono con un doppio itinerario, in programma il 24 maggio. Il primo “Da Serrara al Fango, attraverso le case di pietra” , con partenza da Serrara – prosegue sul versante ovest dell’isola che porta a Forio e al Bosco dei Frassitelli. Ma è nel Bosco della Falanga che gli appassionati di trekking potranno dire di essersi immersi in un percorso ai limiti del fantasy, fatto di luoghi selvaggi, affascinati ed a tratti misteriosi e magici. Tra i castagni è possibile ammirare le tipiche buche chiamate “fosse della neve” e i rifugi scavati nei massi di tufo scivolati giù dall’Epomeo. Il sentiero prevede poi che la passeggiata prosegua verso Pizzone, il regno delle fumarole per concludersi a Fango, in Via Crateca.
Il secondo itinerario domenicale, “Celario. Montecito, Crateca: la Via dell’Allume” è un percorso interessante lungo quella che i contadini chiamavano “Via dei Carri”, a Fango, nel comune di Lacco Ameno. Una strada così chiamata perchè metteva in comunicazione i luoghi di estrazione dell’allume con le zone di lavorazione. Il sentiero parte dal bosco del Celario, un castagneto a Casamicciola alta, per seguire la mulattiera dei “Carri” e giungere a Monte Cito, un campo fumarolico dove ammirare il Golfo di Napoli. Qui i partecipanti potranno anche conoscere e vedere il papiro delle fumarole, pianta che cresce sull’isola verde. L’itinerario si concluderà poi, passando tra una strada ricca di rose canine, valeriane, ginestre, tra i vigneti dell’Agriturismo di Crateca. E proprio in mezzo a verdi filari si terrà una grande festa di chiusura della manifestazione, dove protagonisti saranno i sapori accesi dell’isola, accompagnati dai suoi migliori vini. Sarà come gustare l’anima più vera dell’isola dopo averla percorsa e conosciuta, tra le sue case scavate nella roccia, i suoi alberi, le piante, le pareti rocciose, i crateri, i vapori, le strade sterrate, il tufo e quell’anima verde che rende Ischia meta apprezzata da viaggiatori tutto il mondo. Un modo per sostenere un turismo più consapevole e per far sì che il viaggio sia davvero esperienza ed emozione, come quella che l’isola regala ogni giorno a chi la vive, la ama, la cura e la preserva, oggi più che mai.