Sono due grandi registi i protagonisti della quarta giornata dell’XI esima edizione del Global Fest: Baz Luhrmann e Terry Gilliam. Luhrmann ha detto di essere ancora totalmente immerso nel Grande Gatsby perchè “sono un maniaco e neppure la grafica della copertina del dvd blu ray lascio fuori dal mio controllo”. Tra i suoi progetti “un contratto con la Sony Television per lavorare a progetti televisivi, qualcosa che mi farà piacere fare perchè attualmente la televisione è il terreno più libero, avventuroso e gratificante che ci possa essere per un autore, come testimoniano i tanti registi famosi al lavoro in tv”. Ma prima di un nuovo film dovrebbe ‘disintossicarsi’ dal Grande Gatsby e dai 4 anni che ci sono voluti per realizzarlo e “non sarà facile perchè questo film è stato molto coinvolgente”. Dopo Moulin Rouge “mi imbarcai sulla Transiberiana e proprio in quel viaggio leggendo il romanzo di Francis Scott Fitzgerald cominciai a pensare di farne un film. Ora non mi resta che partire con l’Orient Express – dice il regista – o fare quello che si fa in Australia, ossia il walkabout, un viaggio rituale nel bush per ritrovare se stessi”. Poi confessa di voler realizzare un film minimalista, “con protagonisti in jeans e maglietta e magari una storia semplice. Non voglio che il mio nome diventi un brand, mi piacerebbe tanto tornare ad essere lo sconosciuto di un tempo, sento di avere una responsabilità piena in quello che faccio: è un grande potere, una grande libertà, ma anche un grande onere, non puoi deludere nessuno, tanto meno te stesso.”
In mattinata l’incontro con Terry Gilliam, regista e produttore americano, che ha parlato del suo ultimo film “The zero theorem è un film su un futuro molto prossimo, in cui saremo tutti sotto controllo, è la storia di un uomo che vuole sfuggire a questa condizione, è un tema su cui vale la pena riflettere secondo me” dice il regista. Nel cast Christoph Waltz. Il film potrebbe essere in competizione alla Mostra del cinema di Venezia. “Speriamo!” dice in italiano Gilliam, “ormai c?è da aspettare pochi giorni”. poi “Un progetto di fantascienza orwelliana e che sarà profondamente legato al tema dell’incomunicabilità.”
Salvo, il film dei palermitani Antonio Piazza e Fabio Grassadonia rivelazione italiana del festival di Cannes, ieri ha vinto l’Ischia Exploit Award. Ad ottobre Salvo uscirà in Francia, in Gran Bretagna, persino in Brasile e in Australia e poi in tutti gli altri paesi in cui è stato venduto. “Parallelamente alle uscite prosegue il viaggio” – dicono Piazza e Grassadonia – “nei festival: stiamo partendo per il Messico, poi saremo ad Annecy e al Busan film festival e aspettiamo conferma per un festival in Nord America”.