Gennaro Savio | FORIO – La spiaggia libera di Cava dell’Isola a Forio continua ad essere preclusa a bagnanti e visitatori di quel mirabile sito naturalistico, per certi aspetti ancora selvaggio e primitivo, che la corsa al danaro e agli affari dell’uomo, insaziabile di ricchezza e di potere sociale, cerca di violentare e di sottomettere ulteriormente alla propria ingordigia. Il cedimento di quel costone non è dovuto all’evoluzione morfologica della fascia costiera, così come qualcuno sostiene, perché con la spiaggia è ancora ben difeso dalle mareggiate, bensì alle trasformazioni urbanistiche che nell’ultimo cinquantennio sono state consentite nei territori sovrastanti dal potere politico padronale e clientelare ai vari livelli istituzionali, dall’amministrazione comunale, alla Soprintendenza ai beni ambientali di Napoli e alla regione Campania.
E la mano aggressiva e possessiva dell’uomo su Cava dell’Isola non si è ancora fermata e se la vigilanza collettiva dovesse affievolirsi allora essa continuerebbe a distruggere quel poco che è sopravvissuto della passata natura incontaminata e incantevole di quell’autentico Eden, che la natura ci ha donato e lasciato in eredità.
Infatti in questi giorni i privati proprietari del costone hanno presentato all’amministrazione comunale un progetto di messa in sicurezza della parete franosa. Un progetto che, tra l’altro, prevede anche la realizzazione di due ampi nuovi terrazzamenti e, udite bene, un percorso pedonale spazioso per rendere accessibile il lido di Cava dell’Isola ai disabili. In effetti si tratta di quella comoda discesa alla spiaggia più volte denunciata dall’opinione pubblica e nell’estate scorsa sequestrata dalla polizia municipale, un accesso privato alla spiaggia e al mare inconcepibile, che farebbe perdere alla spiaggia libera di Cava dell’Isola il suo valore naturalistico e il suo fascino selvaggio e primitivo. La cosa grave e preoccupante è che l’amministrazione comunale sembrerebbe intenzionata a consentire la discesa a mare per i disabili, che potrebbe essere sancita anche per quelli non ospiti del complesso alberghiero sovrastante la spiaggia. Una ipotesi di deterioramento ambientale di quel sito balneare inammissibile e intollerabile, anche perché la discesa per i disabili può essere realizzata lungo la stradina pubblica detta di Cava dell’Isola e dove, tra l’altro, esiste già una discesa carrabile privata, che il P.C.I.M-L. chiede al Comune di rendere percorribile anche per i disabili e le persone anziane. “Non vorremmo che l’attuale amministrazione comunale – ha dichiarato Domenico Savio – continuasse la sciagurata politica amministrativa che negli ultimi cinquant’anni, con permessi e condoni, complice la Soprintendenza ai beni ambientali di Napoli, ha contribuito alla distruzione ambientale e paesaggistica di quel prezioso angolo di natura incontaminata del nostro territorio comunale.
Non vorremmo neppure che la messa in sicurezza del costone comportasse la realizzazione di altri scempi ambientali per Cava dell’Isola. Ma il pericolo che ciò avvenga è reale – asserisce Savio -, per tanto è necessario che tutte le forze politiche e sociali sane di Forio e dell’Isola si mobilitino, vigilino e lottino affinché ciò non avvenga, a partire dalla ferma ricusazione di quel progetto e dalla rivendicazione che la messa in sicurezza della spiaggia non comporti altri stravolgimenti ambientali e aggravi urbanistici per il territorio di Cava dell’Isola. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista è da decenni schierato, politicamente, socialmente ed istituzionalmente, sul fronte della lotta per la difesa naturalistica di Cava dell’Isola e confida nel consenso e nel sostegno attivo e protagonista di tutte le forze sane, democratiche e antifasciste della popolazione foriana e isolana.