c.s. | ISCHIA. «Il Contastorie. L’opera e l’autore, la memoria e il racconto, il passato e il presente», l’originale festival organizzato dall’associazione Terra presieduta da Franco Iacono, con il contributo della Regione Campania e il sostegno della Camera di Commercio di Napoli, prende il via giovedì 12 settembre alle ore 18 presso la villa La Colombaia di Luchino Visconti con un protagonista straordinario, Giorgio Albertazzi, 90 anni compiuti di recente, decano e grande maestro del teatro italiano. La performance, curata dall’associazione «SipariOdonna», ha un titolo emblematico, evocativo – «Quando Luchino ed io…» – ed è inserita in uno dei tanti percorsi tematici – l’«appuntamento a ora insolita» – che caratterizzano questa manifestazione giunta alla terza edizione e in calendario dal 12 al 22 settembre, tra incontri con scrittrici, scrittori, filosofe e filosofi, studiosi del passato e del presente, tra performance teatrali e musicali. «Ischia, la più grande colonia greca – ricorda Giorgio Albertazzi – del Mediterraneo: colonia forse è termine improprio, si dovrebbe dire, in un lessico più attuale, la più antica “installazione” greco-latina del Mediterraneo. Si potrebbe dire che ho il “vizio” di Ischia, qualcosa che mi avvicina nella memoria arcaica a Circe, Ulisse e nei tempi moderni purtroppo a Casamicciola. Come capisco Luchino Visconti quando mi diceva che le rocce a Ischia vengono su dall’acqua come statue. In effetti è così. Dalla Colombaia poi, la casa di Luchino, si gode uno dei pezzi di mare più suggestivi del mondo. Fino a poco tempo fa c’era Lady Walton a ospitarci nella bellissima casa arrampicata in cima al monte e su con quella grimaldiera cara a Lawrence Olivier e Vivien Leigh. Poi i ricordi spaziano innumerevoli e si mischiano con i miti ed eroi…».