IL CONTASTORIE. Toni Servillo legge Napoli

spettacolo:Toni Servillo legge NapoliISCHIA. «Un omaggio alla cultura partenopea e il ritratto di una città dai mille volti e dalle mille contraddizioni, una città di cui la lingua è il più antico segno, forgiato dal tempo e dalle contaminazioni». Toni Servillo spiega così, anche dall’isola d’Ischia, le motivazioni che lo spingono ad affrontare «la sostanza verbale di dieci poeti e scrittori, testimoni della città nel passato e nel presente». Le suggestioni dello spettacolo che avrà come mattatore il grande attore napoletano sono infinite: l’appuntamento è per venerdì 13 settembre alle ore 21, nel piazzale sotto la Torre del borgo di Sant’Angelo, nell’ambito della seconda giornata del festival Il Contastorie, organizzato dall’associazione Terra presieduta da Franco Iacono, con la direzione culturale di Laura Novati, il contributo della Regione Campania e il sostegno della Camera di Commercio di Napoli.

Sant'AngeloDallo spettacolo, di fatto, «emerge una fuga dalle icone più obsolete della napoletanità, ma insieme un bisogno perentorio di non rinunciare ad una identità sedimentata da quattro secoli di letteratura». Accanto a poemetti ormai considerati fra i grandi classici del Novecento come Lassamme fa’ a Dio di Salvatore di Giacomo e De Pretore Vincenzo di Eduardo de Filippo, due liriche di Ferdinando Russo, ’A Madonna d’ ’e mandarine e E’ sfogliatelle, e l’attualissima Fravecature di Raffaele Viviani, Servillo dà poi voce alla sanguigna e veemente invettiva de A sciaveca di Mimmo Borrelli e alla lingua contemporanea, colta ed allusiva di Litoranea di Enzo Moscato. Ci sono poi ’O vecchio sott ’o ponte di Maurizio De Giovani e Sogno napoletano di Giuseppe Montesano, Napule, crudo ritratto della città scritto da Mimmo Borrelli. Settanta intensi minuti che l’attore conclude con ‘A livella di Totò, Primitivamente di Raffaele Viviani, ’Nfunno di Eduardo de Filippo ed infine Cose sta lengua sperduta di Michele Sovente.

Va ricordato che la serata con Toni Servillo inaugura uno dei diversi fili conduttori del festival, l’area tematica intitolata «Crossings/attraversamenti», titolo ripreso (ed è un omaggio) da una raccolta del poeta irlandese Seamus Heaney, Premio Nobel per la letteratura 1995, scomparso di recente. «Gli “attraversamenti” che nella sua poesia erano i muretti della campagna irlandese, per noi sono i muretti di tufo isolani, e si riferiscono – sottolinea Laura Novati, responsabile della direzione culturale de Il Contastorie – alla dislocazione temporale e artistica sia dei luoghi scelti per gli spettacoli (perché tutta l’isola sia coinvolta) sia alla varietà di trame e personaggi che animano le diverse versioni drammaturgiche, a cominciare dal racconto napoletano di Servillo».

I TESTI DELLA PERFORMANCE DI SERVILLO

Lassamme fa a Dio di Salvatore Di Giacomo
Depretore Vincenzo di Eduardo de Filippo
A Madonna d’e mandarine di Ferdinando Russo
‘E sfugliatelle di Ferdinando Russo
Fravecature di Raffaele Viviani
A Sciaveca di Mimmo Borrelli
Litoranea di Enzo Moscato
‘O viecchio sott ‘o ponte di Maurizio De Giovanni
Sogno Napoletano di Giuseppe Montesano
Napule di Mimmo Borrelli
A livella di Antonio De Curtis
Primitivamente di Raffaele Viviani
Nfunno di Eduardo de Filippo
Cose sta lengua sperduta di Michele Sovente