Gennaro Savio | ISCHIA – Nemmeno la pioggia battente è riuscita a fermare gli studenti di alcuni istituti secondari dell’isola d’Ischia che hanno sfilato per le strade centrali del Comune contro l’assurdo e vergognoso disastro del trasporto pubblico, sia quello su gomma che limita il diritto alla mobilità delle popolazioni isolane, sia quello marittimo che nega, di fatto, nelle ore notturne, la continuità territoriale degli isolani con la Terraferma oltre agli enormi disagi che l’utenza è costretta a patire da sempre in ogni ora del giorno. A subire maggiormente il disastro del trasporto pubblico su gomma sono proprio gli studenti che da mesi hanno enormi difficoltà a raggiungere la loro scuola col pullman e a far ritorno a casa. Ma gli studenti sottolineano che per salvaguardare il diritto alla mobilità, è prioritaria la battaglia contro la privatizzazione del trasporto pubblico.
All’importante iniziativa di lotta hanno partecipato e portato la loro solidarietà agli studenti anche partiti e associazioni come la Croce Rosa, l’Autmare e il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista presente col combattivo Segretario generale Domenico Savio, che ha attaccato le responsabilità politiche del centro, del centrodestra e del centrosinistra, partiti che hanno volutamente smantellato il trasporto pubblico per privatizzarlo assieme a tantissimi altri servizi primari facendo, così, gli interessi dei capitalisti a discapito dei diritti degli italiani. M
Savio ha sottolineato che la prima responsabilità è dei cittadini-elettori che continuano a votare e a sostenere il potere politico responsabile dei propri mali sociali, mali sociali che potranno essere debellati solo con la rivoluzione socialista e la costituzione di un governo del popolo. Rispetto all’apatia generale che da tempo ha assuefatto le coscienze delle popolazioni isolane che non rivendicano in alcun modo il rispetto dei diritti sociali calpestati dal potere politico a tutti i livelli istituzionali, la manifestazione degli studenti assume importante significato politico e sociale, non fosse altro per il fatto che questi ragazzi rappresentano il futuro della nostra società.