NINO D’AMBRA, ELLADE SACRA

Il 19 settembre 1984, promosso e organizzato dal Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, ci fu un incontro a Calcide tra Ischitani e Greci euboici che, pur vantando entrambi gli stessi antenati, non si erano mai incontrati. Ricordando che nell’VIII secolo a.C. gruppi di cittadini greci, provenienti da Calcide e da Eretria, popolarono l’Isola d’Ischia e fondarono Pithecusa, primo insediamento greco in Occidente. L’avvenimento fu riportato da diversi organi di stampa dell’epoca (anche greci).
Gli accesi dibattiti attuali sul debito della Grecia verso l’Europa rievocano alla mente un precedente viaggio analogo, quello di Gabriele d’Annunzio ed Eduardo Scarfoglio, a bordo dello yacht “Fantasia” alla ricerca delle radici della nostra civiltà.
L’Occidente è debitore, senza tempo, verso la Grecia per il grande apporto di civiltà e soprattutto, per tre “novità” socio-culturali di immenso valore, che trasformarono il vivere europeo: l’idea della città-stato, la scrittura e la rappresentazione artistica della figura umana.
Questo immenso nostro passato non può essere offuscato da austerità insensate e demagogie d’accatto.
Sarebbe ora che al centro del dibattito della Comunità Europea venissero considerati adeguatamente questi immensi valori delle origini che potrebbero portare a ripensare ai vari debiti della Grecia verso i singoli Stati europei: una goccia simbolica di riconoscenza per benefici di circa tremila anni di storia e di cultura!
Dovrebbe essere doveroso e gratificante per l’Italia prendere l’iniziativa.
“Antiquam exquirite matrem (Verg. III,96): Cercate l’antica madre”.

Nino d’Ambra
presidente del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra