Forio, Savio:”La Colombaia libera dagli artigli della politica”

la-colombaia_forioPignorata ‘La Colombaia’, la residenza estiva di Luchino Visconti: l’ufficiale giudiziario ha provveduto a inventariare mobili e oggetti, che non fanno parte dell’arredo originario, nell’ambito dell’iniziativa promossa da uno dei creditori della Fondazione che gestisce attualmente la villa e che attraversa una grave crisi finanziaria”. Così i giornali italiani, nei giorni scorsi, hanno commentato il nuovo triste capitolo riguardante “La Colombaia”, la villa che il regista italiano acquistò nel Bosco di Zaro, la collina di macchia mediterranea che da un lato sovrasta la rinomata spiaggia di San Francesco e da cui un panorama mozzafiato e unico al mondo ti dà l’impressione di poter prendere con una mano l’intera cittadina all’ombra del Torrione, mentre dall’altro lato domina la straordinaria Baia di San Montano.

Da sempre ‘La Colombaia’ è servita alle diverse amministrazioni comunali non per valorizzare l’immenso patrimonio storico, architettonico, culturale e artistico bensì per portare avanti una politica elettoralistica e clientelare attraverso l’assegnazione di posti con nomina politica di appartenenti ai partiti che hanno governato Forio”. A denunciarlo è il Consigliere comunale del PCIM-L Domenico Savio il quale, in una durissima nota inviata al Sindaco di Forio Francesco Del Deo, oltre a chiedere l’uscita del Comune di Forio dalla Fondazione “La Colombaia” e la revoca del comodato d’uso gratuito della villa alla stessa, ha sottolineato “che il pignoramento della residenza di Visconti è la conclusione vergognosa di un quindicennio di malgoverno amministrativo del nostro paese, basato sull’infame politica del clientelismo, del favoritismo, del nepotismo e dei più sfacciati favoritismi elettorali conseguenti ad un’occupazione selvaggia del potere, laddove i tanti condizionamenti dell’opinione pubblica e l’attacco ai principi di democrazia e agli interessi della collettività sono stati feroci e impuniti”.
Un attacco politico durissimo quello di Savio il quale, oltre sottolineare che “il popolo lavoratore e le illustri personalità di Forio, eccellenti nelle diverse branche del sapere umano e universale, non meritavano tanto affronto e umiliazione”, ha affermato che “è giunto il momento di liberare ‘La Colombaia’ dagli artigli politici e imprenditoriali che l’hanno ridotta a tanto e che hanno riversato sul popolo di Forio solo debiti, cattiva immagine e deperimento di quel prezioso bene collettivo”. Intanto Savio, sulla delicata questione, ha anche chiesto l’urgente convocazione del Consiglio comunale così come nei giorni scorsi aveva fatto anche il Consigliere comunale Vito Iacono.