Gennaro Savio | Ischia – I residenti di Casalauro amavano come un proprio familiare il Leccio posizionato all’ingresso di via Antonio De Luca che per decenni ha fatto quasi da sentinella all’intero Quartiere, ma da alcuni anni ne temevano il crollo considerato che la sua inclinazione era vistosamente aumentata e che le radici erano state recise a seguito dei lavori pubblici che avevano interessato proprio quel tratto di strada. E così hanno chiesto una perizia statica attraverso una petizione sottoscritta da centinaia di cittadini e inviata agli organi competenti assieme ad altre numerose istanze. Ma nonostante la mobilitazione popolare, le preoccupazioni dei cittadini e gli interventi dei Vigili del Fuoco che nell’arco di un anno avevano per ben due volte transennato l’enorme albero, la perizia statica non veniva disposta e solo a seguito di accese polemiche e di note inviate anche alla Prefettura, l’Amministrazione comunale guidata da Giosi Ferrandino nelle settimane scorse si è decisa a farla effettuare. E l’esito della perizia è stato inequivocabile.
Il Leccio versa in una condizione tale da dover essere rimosso per poter salvaguardare l’incolumità di pedoni e automobilisti. E cosi, in un’atmosfera surreale, quasi di lutto per i residenti di Casalauro che sono cresciuti all’ombra del leccio secolare e a cui erano affezionatissimi, l’albero dal grosso fusto è stato rimosso e ora in suo ricordo resta una piccola panca.
Ennio Anastasio, uno dei promotori della petizione con cui si chiedeva la perizia statica del Leccio, davanti alle nostre telecamere ha espresso tutto il suo dispiacere per l’abbattimento del fusto secolare ma al tempo stesso si è detto soddisfatto perché si è garantita l’incolumità dei cittadini. Come tutti i cittadini di Casalauro e così come ho sempre sostenuto, al contrario di come semmai possano pensarla alcuni ambientalisti occasionali o cosiddetti della domenica, personalmente sono profondamente addolorato per il fatto che per una questione di sicurezza il possente Leccio sia stato abbattuto, ma la vita umana, di quella degli uomini, delle donne e dei bambini che a centinaia ogni giorni transitano lungo via Antonio De Luca, vale molto, ma molto di più di un fusto seppur secolare e assurto di diritto a simbolo di un intero Quartiere. La cosa più vergognosa di questa vicenda è che nonostante due sopralluoghi dei Vigili del Fuoco e le sollecitazioni dei cittadini, per oltre un anno l’Amministrazione comunale non ha disposto la perizia statica di un albero che poi è effettivamente risultato pericoloso. Cosa sarebbe potuto succedere se fossero trascorsi altri mesi? Possibile che per indurre la giunta Ferrandino a effettuare la perizia statica di un Leccio pericoloso ci siano volute la mobilitazione dei cittadini, le proteste e le petizioni popolari? I
ntanto come abbiamo avuto già modo nelle settimane scorse di segnalare pubblicamente che in via Antonio Sogliuzzo, nei pressi dell’ex Clinica San Giovan Giuseppe ci sono due pini secchi che probabilmente vanno rimossi ma al momento, nonostante le nostre denunce giornalistiche, dalle loro chiome non sono state rimosse neppure le pesanti pigne. Cosa si aspetta a farlo? Aspettiamo che qualche pigna si stacchi e cada sulla strada con tutte le pericolose conseguenze che questo potrebbe comportare?
Cari Amministratori di Ischia, nel nostro Comune c’è necessità di uno scrupoloso controllo degli alberi presenti lungo le strade. Pensate che a Torino e in altre città italiane, dalla fine degli anni ’80, le piante del patrimonio arboreo urbano comunale vengono sottoposte a periodici controlli dello stato di salute, utilizzando tecniche scientificamente più aggiornate, grazie alle quali viene valutata la resistenza del legno e di conseguenza la possibilità di schianto dei soggetti. Visto che il centro cittadino di Ischia è ricco di possenti pini e alberi secolari, specialmente dopo l’esperienza del Leccio di Casalauro, non sarebbe il caso di avviarne un’accurata verifica statica tenuto conto anche della presenza dei pini secchi che abbiamo da tempo segnalato?