Scuola “Scienza e società” 2014: il programma

Biblioteca-400x300c.s.| ISCHIA – Viviamo in quella che Ulrich Beck ha definito la “società del rischio”. Non perché, rispetto al passato, i rischi per gli uomini siano aumentati (in fondo, l’aumento della vita media ci dice il contrario). Ma perché abbiamo una “coscienza enorme” del rischio. La “coscienza enorme” dipende dalla conoscenza scientifica sempre più profonda che abbiamo delle fonti di rischio.
I rischi possono avere origine diretta dall’uomo (per esempio, il rischio di una guerra termonucleare); possono avere origine dall’ambiente (per esempio, un terremoto) o possono essere di origine ambientale ma con impronta umana (per esempio, i cambiamenti del clima). Primo obiettivo dell’edizione 2014 della Scuola “Scienza e Società” è aumentare la consapevolezza diffusa dei rischi. Quali sono, come prevenirli quand’è possibile, come minimizzarne gli effetti.

IMG_0380Ma la “coscienza enorme” produce anche comportamenti. La società del rischio è caratterizzata anche dalla volontà dei cittadini, anche non esperti, a compartecipare alle scelte che attengono all’analisi, alla prevenzione e alla gestione del rischio. In una società democratica questa “tensione partecipativa” non può essere elusa, né in pratica né in linea di principio. Essa è parte della crescente domanda di diritti di cittadinanza scientifica.

Siamo tutti impegnati a creare una “società democratica del rischio”, che favorisca la partecipazione ma evitando i venti della demagogia. Per fare questo abbiamo bisogno di una “nuova alleanza” tra scienziati e cittadini. L’incontro di Ischia vuole essere una piccola, ma concreta manifestazione di questa alleanza.
Infine occorre vivere senza angoscia nella “società del rischio”. I rischi di origine antropica, ambientale e antropico/ambientale costituiscono certamente
un vincolo nella nostra vita, individuale e collettiva. Ma in una società democratica e matura del rischio dobbiamo imparare a considerare questi vincoli
non solo come degli ostacoli, ma anche come occasione di sviluppo. Dobbiamo imparare a sviluppare questi limiti. A cogliere nell’analisi, nella prevenzione e nella gestione del rischio altrettanti occasioni di progresso. Prevenire gli effetti indesiderabili dei terremoti, affrontare il rischio idrogeologico, impedire l’ulteriore erosione della biodiversità costituiscono occasioni di sviluppo. Di sviluppo sostenibile. Ecco, dunque, i piccoli ma non piccoli obiettivi che si pone l’edizione 2014 della scuola “Scienza e Società”: aumentare la conoscenza delle fonti di rischi; contribuire a soddisfare la domanda di cittadinanza scientifica; perseguire lo sviluppo dei limiti.
Le conferenze sono aperte a tutti ma, a causa delle dimensioni ridotte della sala, gli attestati di partecipazione saranno rilasciati solo previo accordo con gli insegnanti delle singole classi.
Altre notizie sul sito www.sadoul.
altervista.org

Istituto Italiano per gli Studi Filosofici- CIRCOLO GEORGES SADOUL – LICEO
STATALE D’ISCHIA – Fondazione IDIS – Città della Scienza
Scuola “Scienza e Società” – Ischia – Biblioteca Antoniana- 28 e 29 marzo 2014

Programma Scuola Scienza e Società
IL RISCHIO AMBIENTALE. LO SVILUPPO DEI LIMITI
Venerdì 28 Marzo – ore 9.00
Paolo Gasparini (Un.Napoli) Terra. Com’è fatto il nostro pianeta. Com’è
cambiata la conoscenza scientifica di quest’astro che ospita la vita
Pietro Greco (Cir. Sadoul) La scoperta dell’ambiente. Quando è perché è nata
la cultura ecologica di massa. Quando e perché abbiamo scoperto il rischio
ambientale.
Aldo Zollo (Un. Napoli) Convivere col terremoto. Cause ed effetti dei
terremoti. La mitigazione del rischio sismico.
Venerdì 28 marzo ore 15.00
Maria Cristina Gambi (Staz. Zool. Dohrn) L’acidificazione dei mari. Gli
effetti sui mari del cambiamento del clima
Gabriella Corona (CNR Napoli) I rifiuti in Campania
Marianna Cerillo (Protezione Civile) Il rischio idrogeologico
Rosanna Mabilia (CNR Roma) L’inquinamento indoor

Sabato 29 marzo ore 9.00
Maria Cristina Buia (Staz. Zool. Dohrn) L’erosione della biodiversità
Mariagabriella Pugliese (Un. Napoli) Il rischio radon
Guido Barone (Un. Napoli) Nuove fonti di gas naturali e rischi climatici e
ambientali. Dagli idrati di metano, alla fratturazione idraulica delle rocce
scistose. La concorrenza internazionale e i nuovi rischi climatici
Stefano Giovanardi (Planetario di Roma) Detriti celesti
Sabato 29 marzo ore 15.00
Daniela Palma (ENEA Roma) Economia ecologica
Pietro Greco (Circ. Sadoul) La risorsa infinita