c.s | La Colombaia, magnifica residenza estiva del grande regista, ospiterà dal 25 maggio una mostra di artisti isolani, dedicata a lui. Tredici autori, pittori e scultori, hanno accolto l’invito della Fondazione La Colombaia a trarre ispirazione dall’opera e dalla vita intensa di Visconti, nonché dalla sua permanenza ad Ischia , per coglierne attraverso la loro sensibilità frammenti, scintille di una creatività eccezionale, sempre più riconosciuta e apprezzata a livello mondiale.
Proporre ad un pubblico, nuovo se si tratti di giovani più avvertito nel caso di generazione “adulta”, la figura di Luchino Visconti, è un’operazione importante proprio perché la funzione dell’arte, certificata oramai dal tempo e quindi dalla storia, ripropone alla memoria una vita vissuta e votata a quella perfezione formale che è mezzo e allo stesso tempo messaggio. L’opera viscontiana più conosciuta è quella cinematografica; quella di innovatore regista di prosa e di rappresentazione di opere liriche è nota solo attraverso le recensioni critiche dell’epoca o delle fotografie di scena, molte delle quali sono presenti proprio all’interno delle sale della Colombaia. La storia del Novecento è “documentata” nella filmografia, filtrata da un occhio esperto dell’animo umano e delle condizioni sociali in cui si muoveva; l’accuratezza estrema delle scenografie, dei particolari, visti a volte come esagerazioni, non sono altro che il tentativo titanico di ricostruzione di un mondo ormai perduto, ma il solo in grado di restituire quel clima e le condizioni di quelle esistenze, sia che si tratti dei pescatori siciliani o degli immigrati meridionali a Milano, che dell’aristocrazia ormai in declino, asburgica, bavarese o siciliana. Rileggere o leggere per la prima volta Visconti apre orizzonti illimitati, oltre a percepire coi sensi della mente e del cuore quei percorsi, spesso dolorosi e affascinanti, della vita degli uomini in un certo posto della terra e in una certa epoca. Vedremo attraverso le opere dei nostri artisti di Ischia quello che loro hanno saputo vedere.