MARIA LUISA SPAZIANI – UNA VITA IN VERSI 13 Ottobre 2009 Intervista a cura di Giorgio Di Costanzo

Maria Luisa Spaziani Torino, 7 dicembre 1922 – Roma, 30 giugno 2014

poeta, docente universitaria e traduttrice .
All’età di diciannove anni fonda e dirige la rivista di letteratura e poesia “Il Dado”, naturale evoluzione della precedente “Il Girasole Il foglio letterario attira a sé inediti di intellettuali di spicco, come Umberto Saba, Sandro Penna, Vasco Pratolini;

frequenta l’Università di Torino, facoltà di Lingue. Consegue la laurea, dopo un percorso brillante, con una tesi su Marcel Proust Anche la poesia e la cultura francese restano per anni un punto di riferimento costante per Spaziani, la quale non mancherà di visitare e soggiornare, talvolta a lungo, nella città di Parigi.
Di capitale importanza per la sua formazione poetica e spirituale, è l’incontro che fa all’età di venticinque anni con Eugenio Montale, in occasione di una conferenza al teatro Carignano di Torino. Fra i due nasce, dopo un periodo d’assidua frequentazione a Milano, un sodalizio intellettuale caratterizzato anche da un’affettuosa amicizia.

Verso il 1965, con il conseguente trasferimento della Spaziani da Milano a Roma, i loro rapporti si allentano un poco, mantenendosi vivi grazie ad una fitta corrispondenza. Alla fine della loro storia, Montale scriverà alla sua allieva circa 360 lettere.

Nel 1958 vince con la poesia “Suite per A.”, il Premio Lerici, presieduto da Enrico Pea. Nello stesso anno poi, dopo ben dieci anni di fidanzamento, sposa l’intellettuale esoterico Elémire Zolla. Testimone di nozze è l’amico e poeta Alfonso Gatto.
Il rapporto tra i neo-coniugi si logora quasi subito e il matrimonio viene sciolto già nel 1960.

Successivamente viene chiamata ad insegnare all’Università di Messina lingua e letteratura tedesca fino a quando non si libera, nello stesso Ateneo, l’incarico di lingua e letteratura francese e proprio in quegli anni in ambito accademico cura volumi come Pierre de Ronsard fra gli astri della Pléiade (1972) e II teatro francese del Settecento (1974). Fervida e proficua la sua attività di traduttrice dal francese, Pierre de Ronsard, Jean Racine, Gustave Flaubert, P.J. Toulet, André Gide, Marguerite Yourcenar, Marceline Desbordes Valmore, l’ultima, nel 2009, relativa a una raccolta di poesie di Francis Jammes, Clairières dans le ciel, pubblicata da rue Ballu edizioni, ma pure dall’inglese e dal tedesco. La statura intellettuale di Maria Luisa Spaziani supera i confini nazionali: nei viaggi in Francia e negli Stati Uniti ha tra l’altro modo di conoscere personalità di rilievo assoluto del Novecento letterario come Ezra Pound, Thomas S. Eliot, Jean-Paul Sartre

Nel 1979, del lavoro poetico di Maria Luisa Spaziani, autrice ormai affermata, con introduzione di Luigi Baldacci, viene pubblicata un’antologia negli “Oscar” Mondadori. Presiede infine nel 1982, dopo esserne stata nel 1978 fondatrice, per onorare la memoria del poeta, ilCentro Internazionale Eugenio Montale, ora Universitas Montaliana, e il Premio Montale.
Coronamento della storia e del percorso poetico dell’autrice è il Meridiano Mondadori che raccoglie “L’Opera poetica”, Milano, 2012.

Follia non è sapere che di tutti

quei trentamila giorni che viviamo

ne resteranno forse dieci o venti

ben vivi alla memoria. Ma è pensare

che per qualche disordine o disguido

o inframmettenza di diavoli scaltri,

quei dieci o venti giorni a cui si affida

la nostra vera storia

non son quelli, ma altri.

Maria Luisa Spaziani