Gennaro Savio | ISCHIA – Dopo le nostre continue denunce giornalistiche seguite dai comunicati stampa diramati dal Comune di Ischia in cui si annunciava la pianificazione della pulizia straordinaria dei parchi pubblici ischitani, finalmente è partita la bonifica della pineta Mirtina di cui, nei giorni scorsi, abbiamo mostrato le immagini shock dei topacci che vivevano assieme alle oche nel parco-giochi dei bambini, degli escrementi umani in bella mostra rinvenuti nei capannoni pericolosi e inutilizzati situati accanto all’altro parco-giochi presente dal lato di via Mirabella e delle siringhe utilizzate dai tossicodipendenti e abbandonate in uno dei viali che affaccia su via Sogliuzzo. E così stamattina di buon ora gli operai di Ischia Ambiente hanno cominciato il lavoro di pulizia straordinario della pineta Mirtina che nelle prossime settimane si estenderà anche alle altre pinete e parchi pubblici del Comune. Si è partiti con le operazioni di diserbo delle erbacce che ormai in più punti avevano completamente coperto la vegetazione che caratterizza il sottobosco. La pineta durante i giorni di pulizia resterà chiusa sino a mezzogiorno, orario in cui viene riaperta.
Intanto una riflessione sull’inizio di questi lavori è d’obbligo. Visto che la pineta Mirtina continua ad essere aperta al pubblico, perché anziché partire dal diserbo delle erbacce, non si è cominciato ad eliminare immediatamente i tanti pericoli igienico-sanitari presenti al suo interno? Perché, ad esempio, non si è provveduto immediatamente a rimuovere i due capannoni ricolmi di rifiuti e di escrementi umani e che sono situati in una zona frequentatissima dai bambini in quanto attigui al parco-giochi? L’unico pericolo rimosso stamattina sono le tre siringhe utilizzare e abbandonate dai tossicodipendenti in uno dei viali che affaccia su via Sogliuzzo, siringhe di cui avevamo denunciato la presenza l’altro ieri.