Querelle Bar Maria: la lettera del proprietario e del titolare

Il Bar Maria chiude
Il Bar storico di Forio, frequentato ed amato da personalità artistiche più importanti del ‘900 chiude.
Il Sindaco di Forio Francesco Del Deo e il suo vice Gianni Matarese si oppongono al ripristino del pergolato – tettoia, approvato dalla Commissione Edilizia, dalla Sovrintendenza di Napoli e dal Genio Civile.
Il pergolato non s’ha da fare?
L’Ufficio Tecnico, quello Amministrativo, il Corpo dei Vigili, i cui responsabili sono organi di gestione del potere politico, si danno da fare per bloccare la struttura. Forio è tappezzata da strutture abusive, di bar e ristoranti, ma vengono perseguitati solo i nemici politici, mentre si proteggono gli amici e gli amici degli amici. Bella democrazia!

Antonio Regine

Il Comune di Forio nella figura del sindaco Francesco Del Deo si è reso responsabile di un uso abnorme e distorto dei poteri istituzionali, assumendo iniziative affette, con tutta evidenza, da sviamento ed eccesso di potere che saranno tempestivamente denunciate nelle competenti sedi giudiziarie, per cui mi avvarrò della difesa dell’avvocato Bruno Molinaro.
Come titolare del “Baria Maria Caffè Internazionale” ho atteso due anni per ottenere i permessi necessari, della Commissione Edilizia, della Sovrintendenza di Napoli e dal Genio Civile, per ripristinare l’antico pergolato – tettoia antistante il mio esercizio commerciale. Una struttura preesistente da tempo immemore, prima ancora che rilevassimo l’attività, e tolta dal Comune, durante i lavori di ripavimentazione del centro storico.
Il caso scotta parecchio e tocca molti, se è vero che l’amministrazione di Forio conoscendo il mio progetto, ha cercato di ostacolare e ritardare l’inizio dei lavori (cominciati lunedì 10 marzo), concedendo il suolo pubblico, che riceviamo da trent’anni a questa parte senza problema alcuno, solo il 4 marzo e dopo innumerevoli visite agli uffici preposti in Comune. Due mesi per ottenere il suolo pubblico dalla data della domanda, solo un giorno per ricevere la notifica di violazione dello stesso, in data 11 marzo, dopo l’inizio dei lavori. Senza contare che due autorizzazioni in mio possesso (la DIA e il suolo pubblico) sono state revocate con una comunicazione che ha parecchi vizi di forma, in tempi altrettanto record, dopo appena due giorni, in data 13 marzo.
Nelle stanze dei bottoni giocano a fare da scaricabarile, facendosi portavoce dei capricci di chi non ha interesse affinché la tettoia – pergolato ritorni dov’è sempre stata, facendo pressione sugli organi minori che non possono che eseguire gli ordini. I voti si devono pur guadagnare in qualche modo.
Giovedì mattina così sono riusciti nell’intento e hanno bloccato temporaneamente i lavori. Immagino la soddisfazione degli Amministratori e dei cari vicini, che sorridono quando ci vedono e poi pugnalano alle spalle.
E’ una situazione surreale, anche se rappresenta la quotidianeità in cui viviamo, che abitua i cittadini all’omertà e ad accettare tutto mestamente, perché a Forio, Comune che conta 16.700 abitanti, sono diversi i casi di esercizi commerciali (senza contare quelli destinati alle abituazioni) che compiono “colpi di mano” e che non sono in possesso delle regolamentazioni necessarie, ma lavorano da anni senza nessun tipo di problema, sotto gli occhi “vigili” dei loro cari amici amministratori.
Io non ci sto! Non permetto che si giochi con la vita degli altri e con il futuro dei nostri figli. Intraprenderò un’azione legale com’è giusto che sia. Hanno voluto la guerra e guerra sia.
Questo paese non merita una famiglia come la nostra, che s’impegna a 360 gradi per conservare intatta la storia che dà lustro a questa comunità e di cui si loda tanto Forio e dello storico Bar Maria Caffè Internazionale. Forse i nostri amministratori preferirebbero veder nascere al posto del “Bar Maria” qualche negozietto di souvenir, affittato a un camorrista, di certo a me frutterebbe di più e nulla avrei a che fare con il paese e altri concittadini.
La tettoria – pergolato mobile, assemblata a secco, approvata dalla Sovrintendenza che ha reputato il progetto riqualificante, è stata progettata per rispettare lo stato dei luoghi. E’ tutto in regola, tutto documentato. Eppure l’erba del vicino è sempre più verde e non si perde tempo per ostacolare e denunciare il lavoro di chi investe soldi, tempo e salute per fare di più, tra l’altro senza danneggiare gli altri.
Questo pergolato mi aiuterebbe ad allungare la stagione lavorativa. Si propone e si incentiva alle attività di Forio di restare aperti anche nei periodi invernali e poi? Piazza Matteotti si riduce a un parcheggio a cielo aperto. Diverse auto hanno danneggiato le fioriere con cui delimito il suolo che pago per tutto l’anno e che vedo occupato da veicoli di ogni sorta, che mi impediscono di aprire anche la porta del Bar. Dov’è la civiltà? Chi tutela? Questo inverno hanno provato a sfondare la porta laterale della mia attività e hanno squarciato uno degli ombrelloni. Il Comune dov’era? Così operativo e interessato a preservare il decoro? E’ meglio non rispondere. Ancora oggi un grosso gazebo, una struttura di pali e plastica utilizzata per ospitare degli eventi natalizi, occupa buona parte della Piazza da prima delle feste natalizie.
Forse devo pensare che più che la tettoia – pergolato sarebbe più “decorosa” l’ennesima tendostruttura da circo magari appaltata da qualche amico degli amici.

Luciano Regine