Ischia, registro unioni civili: l’ok di Rifondazione

rif comc.s.| ISCHIA – Valutiamo positivamente la proposta di istituire ad Ischia un registro delle unioni civili, che apra finalmente nuovi scenari di democrazia e di estensione dei diritti chiesti a gran voce da anni.
Da sempre sensibili alle tematiche dello sviluppo dei diritti, fummo l’unica lista a inserire nel proprio programma per le amministrative 2012 un capitolo relativo all’istituzione di tale registro. Inoltre, in occasione delle comunali a Forio dello scorso anno abbiamo (invano) sollecitato ad esprimersi su tale tema i candidati con appelli e lettere aperte.
Nella vicinissima Napoli, la proposta della giunta de Magistris è stata approvata a larghissima maggioranza il 13 febbraio 2012 in Consiglio comunale, con l’apporto di tutte le forze politiche di centrosinistra che sostengono la maggioranza “arancione”(Idv, Federazione della Sinistra, Pd e Sel).
Questa iniziativa prevede una serie di riconoscimenti pratici quali:
• iscrizione nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica;
• graduatorie per l’agevolazione sui servizi rivolti alle coppie;
• utilizzazione della medesima classe di rischio nell’adozione di una assicurazione RC auto prevista per il convivente;
• rilascio permessi di sosta e circolazione in zone a traffico limitato Z.T.L. (convivenza di fatto);
• ottenimento di informazioni circa lo stato di salute del convivente nonché di assisterlo nelle strutture sanitarie in caso di degenza;
• ricorrendone le condizioni, risarcimento di danni morali e materiali in caso di morte del convivente causata colpevolmente da terzi.

uNIONI CIVILIIl tema dei diritti, come quello della solidarietà, può e deve essere ampiamente condiviso anche ad Ischia nell’ottica di un nuovo welfare comunale che contempli tutte queste nuove realtà relazionali. L’augurio è che la granitica tradizione cattolica dell’Italia in genere, e ancor più dei piccoli centri come Ischia, non nuova a pesanti polemiche – anche di matrice omofoba – condotte da amministratori, sacerdoti e notabili vari, non blocchi l’avanzare dei nuovi diritti espressamente riconosciuti da conferenze internazionali.

Circolo Rifondazione Comunista Ischia