Passi di speranza – Testimoni di bellezza: la scala della memoria al Telese di Ischia
Ventitré gradini per rinnovare la memoria e affinché nuove generazioni di studenti possano ricordare, ogni giorno, il sacrificio di vittime del crimine organizzato. E’ l’iniziativa del dirigente, dei docenti e degli allievi dell’Ips Telese di Ischia nonché dei referenti campani dell’associazione Libera contro le mafie.
Martedì 16 maggio, nella hall della sede dell’Ips Telese, è stata inugurata la scala della legalità. Ciascuno dei 23 gradini della scalinata principale dell’istituto è stato intitolato ad altrettanti uomini o donne che hanno pagato con la vita il proprio impegno nella quotidiana lotta alle organizzazioni criminali. Un’iniziativa inserita nell’ambito del progetto Scuola Viva “Scuole Abitate” e finanziato con i fondi Por Campania.
I gradini sono stati intitolati a Mauro De Mauro, Giovanni Spampinato, Peppino Impastato, Boris Giuliano, Orlando Legname, Carmelo Ianni, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Bruno Caccia, Antonio (Ninni) Cassarà, Mauro Rostagno, Rosario Livatino, Antonino Scoppeliti, Libero Grassi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rita Atria, Pino Puglisi, Peppe Diana, Luigi Coluccio, Lea Garofalo, Angelo Vassallo e Roberto Mancini.
“I loro nomi – ha dichiarato il professor Mario Sironi, dirigente dell’istituto – saranno un monito per i nostri ragazzi perché allontanino da loro ogni forma di illegalità, ma anche un sprone a non abbassare mai la testa di fronte alle ingiustizie”.
Alla cerimonia hanno preso parte il vicario episcopale della Carità per la Diocesi di Napoli e rappresentante regionale di Libera contro le mafie don Tonino Palmese, il responsabile provinciale di Libera Antonio D’Amore, il responsabile del Presidio di Libera di Ischia e Procida Filomena Sogliuzzo.
A margine della cerimonia hanno portato la loro testimonianza quali parenti di vittime innocenti della camorra: Luciana Di Mauro, vedova di Gaetano Montanino, Francesco Clemente, figlio di Silvia Ruotolo e Emanuela Sannino, figlia di Palma Scamardella; e quale testimone di legalità Nico Sarnataro, presidente della ASD Virtus Social Quarto Santa Maria.