c.s.| A inizio luglio ragazzo di 19 anni si è tolto la vita sull’isola d’Ischia intorno alle 5.30 del mattino gettandosi dal muraglione sud della chiesa del Soccorso a Forio. In tasca, i carabinieri hanno trovato un biglietto indirizzato alla mamma, nel quale il ragazzo chiedeva scusa per aver dilapidato nel corso della precedente serata tutti i soldi di famiglia alle slot machine. ”Dopo questo gesto disperato – denunciano il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli e l’ avv. Riccardo Vizzino dell’ associazione contro il gioco d’ azzardo il DADO – ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità da parte degli enti pubblici e dei privati e invece a distanza di poche settimane dalla tragedia sull’ isola d’ Ischia le slot machine, i luoghi dove poter giocare a poker on-line ed i siti per le scommesse su internet sono addirittura aumentati. Oramai le slot invece di essere bandite si trovano ovunque anche sui traghetti che fanno i collegamenti con la stessa Ischia e le altre isole del Golfo. Sono addirittura in bella mostra al centro dei saloni dove tutti i passeggeri compresi i bambini le possono vedere e addirittura frequentemente li si vede giocare indisturbati. Il primo atto concreto che bisognerebbe fare per non rendere vano il sacrificio il sacrificio di Marco Castaldi dovrebbe essere quello di eliminare da tutti i traghetti di linea sia di compagnie pubbliche che private questi giochi. Invece a parole tutti hanno mostrato sgomento per quello che è successo ma nel concreto i luoghi dove poter trovare delle slot machine ed i giochi d’ azzardo on line sono aumentati notevolmente e senza alcuna vergogna o pudore di alcun genere”.