Gennaro Savio | ISCHIA – “Tanto tuonò che piovve” e finalmente, dopo oltre un anno di richieste, i cittadini di Casalauro con la loro caparbietà sono riusciti ad ottenere dalle istituzioni competenti la verifica statica del leccio presente da oltre mezzo secolo all’ingresso di via Antonio De Luca. Si tratta di un albero imponente il cui tronco presenta una vistosa inclinazione, che da anni preoccupa e non poco residenti e passanti e le cui possenti radici hanno comportato una grossa fessura nel muretto che costeggia la strada, radici tra l’altro in parte recise ed indebolite nell’estate del 2009 a seguito dei lavori stradali e degli scavi realizzati a pochi centimetri di distanza dal Leccio. Le operazioni di verifica hanno avuto luogo solo dopo che per mesi e mesi i cittadini si sono mobilitati, hanno raccolto centinaia di firme e hanno presentato più di un’istanza alle Istituzioni competenti, l’ultima delle quali inviata alla Prefettura e alla Questura di Napoli. Una mobilitazione a cui abbiamo puntualmente dato voce attraverso i nostri servizi giornalistici correlate dalle interviste realizzate ad Ennio Anastasio.
La cosa incredibile è che nonostante da oltre un anno i Vigili del Fuoco avessero sottolineato la necessità di una perizia statica per verificare la pericolosità o meno del grosso leccio inclinato, questa non era stata mai effettuata e se in queste ore si è visto all’opera l’arbotom, un nuovo tomografo per alberi che evidenzia lo stato interno del legno di un tronco attraverso misurazioni di impulsi sonici, lo si deve solo alla battaglia portata avanti in questi mesi dai cittadini che non chiedevano altro che la verifica delle condizioni del leccio per capire se potesse rappresentare, o meno, un pericolo per la pubblica incolumità visto la robustezza del tronco e l’accentuata inclinazione. Tra una decina di giorni si conosceranno i risultati dei rilievi fatti e si saprà quale futuro avrà il Leccio di Casalauro, assurdo di diritto, nei decenni, a simbolo dell’intero quartiere di Ischia Ponte.