c.s. | ISCHIA – Il partito della Rifondazione Comunista – sezione isola d’ Ischia – esprime dissenso circa la politica scolastica ministeriale che sceglie di privilegiare processi miranti solo a esigenze di risparmio, a discapito delle priorità di formazione ed educazione. La nostra realtà territoriale è composta da scuole superiori che versano in condizioni molto diverse le une dalle altre in quanto a spazi e strutture, dal Liceo con il problema della sede di Lacco Ameno all’ Istituto Superiore “Cristofaro Mennella”, che da anni vive una situazione gravissima senza aver avuto alcuna risposta da parte degli organi istituzionali. A queste criticità si risponde soltanto con politiche di accorpamento – vedi la recente proposta di fusione tra l’istituto Mennella e l’istituto Mattei – con ripercussioni pesanti sul piano occupazionale (tagli posti ATA, direttore amministrativo e dirigente).
A fronte di queste scelte politiche, che ormai rappresentano la norma nel disastrato mondo della scuola pubblica italiana, riteniamo necessario un cambio di rotta che miri ad una crescita qualitativa della nostra scuola, evitando il taglio di posti di lavoro e potenziando l’offerta formativa. Rispetto all’attuale guerra che di fatto divide i due istituti del territorio isolano, sarebbe opportuno che venisse rivalutata l’importanza dell’istruzione tecnico-professionale, che da tempo vive una condizione subalterna nei confronti di altri indirizzi scolastici superiori e che invece potrebbe rappresentare uno strumento di sviluppo dell’economia comunitaria.