Gianluca Castagna | Academy Award per Christoph Waltz nella notte delle stelle di Los Angeles. E’ stata Octavia Spencer, vincitrice l’anno scorso per The Help ad aprire la busta e pronunciare il nome dell’attore austriaco davanti alla platea del Dolby Theatre di Hollywood.
Oscar bis targato ancora una volta Quentin Tarantino. Dopo la statuetta ottenuta per Bastardi senza gloria, tocca infatti al bizzarro dentista riciclatosi cacciatore di taglie in Django Unchained trascinare Waltz alla conquista della seconda statuetta come migliore attore non protagonista, sbaragliando una rosa di rivali d’assoluta eccellenza. De Niro, Arkin, Seymour Hoffman, Lee Jones; tutti con performance lodatissime e degne di medaglia. (il verdetto è stato incerto fino all’ultimo).
Nemmeno le polemiche degli ultimi giorni, dovute a una discussa partecipazione di Waltz al Saturday night live (dove ha parodiato Gesù Cristo, con tanto di titolo dissacrante, Djesus Uncrossed) sono riuscite a seminare il dubbio tra i giurati dell’Academy.
Curioso destino per questo attore arrivato tardi al successo, dopo una lunga gavetta sui palcoscenici di Vienna e New York, o in qualche produzione cinematografica e televisiva mai destinata a lasciare il segno. E’ l’incontro con Tarantino, già passata la cinquantina, a decretare una svolta nella sua vita e nella carriera d’attore. In Bastardi senza gloria è il colonnello Hans Landa, perfetto ufficiale delle SS e spietato cacciatore di ebrei. Ruolo inizialmente offerto a Leonardo Di Caprio, che rifiuta, aprendo per Waltz la strada che lo porterà a vincere Palma d’oro, Golden Globe e premio Oscar.
Riservato e discreto nella vita, poliedrico e istrionico sul grande schermo. Sempre capace di un mirabile equilibrio tra spiccata personalità artistica e talento dell’attore naturale. Lavora per Polanski in Carnage, dramma da camera tutto isterico/borghese; per Gondry nel Calabrone verde, trasposizione cinematografica del celebre comic; per Terry Gilliam nel fantascientifico The Zero Theorem, appena finito di girare con look inedito (totalmente pelato). In futuro, lo vedremo nei panni di Mikhail Gorbachov, accanto a Michael Douglas in Reykjavic diretto da Mike Newell.
Christoph Waltz ha un legame molto forte con l’isola verde. Ospite in ben due edizioni dell’Ischia Global Fest, la kermesse ideata e prodotta da Pascal Vicedomini, appuntamento tra i meglio frequentati dallo showbiz internazionale. Nel 2009 viene premiato con l’Ischia Cult Award assieme a Jacqueline Bisset. Nel luglio 2011 riceve le Chiavi della Città di Lacco Ameno direttamente dell’allora sindaco Tuta Irace. E’ l’occasione per parlare per la prima volta alla stampa del Dr. King Schultz, il personaggio del film di Tarantino che due anni dopo lo avrebbe portato al secondo Oscar.
Soggiornare all’ombra del Fungo evidentemente porta bene.
Lo rivedremo da queste parti anche la prossima estate?