c.s | Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista e il suo consigliere comunale Domenico Savio denunciano alla collettività foriana la scandalosa scelta del sindaco Franco Regine e della sua amministrazione uscente di concedere alla società privata Fire S.p.a. la possibilità di installare per la durata di 20 anni un distributore di carburanti nel porto di Forio, oltre a richiedere, sempre per la Fire S.p.a., la concessione per uno stabilimento elioterapico da realizzare presso il molo di sottoflutto. Ciò è avvenuto a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale e a tre giorni dal voto, quando cioè l’amministrazione uscente dovrebbe occuparsi esclusivamente dell’ordinaria amministrazione. Tale ulteriore privatizzazione scellerata dei servizi portuali è avvenuta con delibera di giunta municipale n.82 del 23 maggio 2013, assunta all’unanimità dall’intera giunta capeggiata da Franco Regine.
La triste notizia sta facendo scalpore nel Paese, dove tutti si chiedono come si sia potuto verificare un colpo di coda del genere da parte dell’amministrazione uscente e perché. Sulla questione è immediatamente intervenuto Domenico Savio, neo eletto consigliere comunale di opposizione del PCIML che ha dichiarato: “Premesso che sul porto di Forio come sull’intero territorio comunale c’è l’urgente necessità di realizzare servizi e infrastrutture utili allo sviluppo socio-economico del paese, è scandaloso che a poche ore dal voto l’amministrazione uscente abbia approvato una delibera con cui si privatizzano ulteriormente le attività del porto consentendo ad una società private di realizzare e gestire per lunghi venti anni un il servizio di rifornimento dei carburanti, quando noi da tempo sosteniamo che il porto deve essere gestito direttamente dal Comune, in modo che i proventi non arricchiscano privati imprenditori ma servano a sviluppare e migliorare le infrastrutture sociali del paese, come scuole, viabilità, case popolari, assistenza sociale, nuova occupazione, specialmente per i giovani, eccetera.
Noi già da questo momento chiediamo alla nuova amministrazione e al nuovo consiglio comunale, che si insedieranno tra poco, di revocare immediatamente tale atto amministrativo scellerato, perché è contrario agli interessi del popolo di Forio. Inoltre, ci batteremo affinché tutte le attività portuali siano gestite e presto direttamente dal comune in economia o attraverso una società a totale capitale pubblico. A tal fine è anche opportuno un ravvicinato incontro di conoscenza e di confronto del consiglio comunale coi diversi azionisti della Fire S.p.a. per giungere a una bonaria e rapida liberalizzazione delle attività portuali dalla gestione privata”.