FORIO, SAVIO: CHIUDIAMO LE SALE DA GIOCO

domenico savioIl neoeletto Consigliere comunale di Forio attacca i partiti e le forze politiche che in Italia e sull’isola d’Ischia sono responsabili del proliferare delle sale da gioco. “Forio, nell’isola, – scrive tra l’altro Savio – pare che stia diventando sempre di più un’attrattiva per chi vuol tentare ingenuamente la fortuna, grazie ai videogiochi e alle sale da gioco consentiti dal potere politico capitalistico nazionale e locale. Basta incoraggiamenti e facilitazioni per il gioco, eliminiamo i videogiochi e chiudiamo le sale da gioco, basta lotterie e giochi nazionali per televisione, smascheriamo l’illusione del facile arricchimento e creiamo per i giovani e i disoccupati nuove possibilità di lavoro per rispondere alle loro esigenze di vita”.
Eco il testo integrale della nota di Savio

Il nostro tormento, per il profondo dolore umano che in queste ore ci assale, e il rimorso, per non essere ancora riusciti, noi, a far capire alla maggioranza del popolo italiano che è possibile costruire una società nuova, cioè la società socialista, al centro della quale non c’è più il feticcio del capitale e del suo profitto sfruttatore e assassino, ma la possibilità per tutti di vivere una esistenza libera dagli affanni e dignitosa, sono enormi e distruttivi della nostra serenità di vita alla funesta notizia che un giovane di diciannove anni si è suicidato per aver sprecato i soldi al gioco.
Leggiamo che il sindaco di Forio Francesco Del Deo ha detto: ”Sono costernato, i giovani si vedono senza speranza e si aggrappano alla sorte”. La cultura politica democristiana di Del Deo e il governare e sostenere l’infame sistema capitalistico della sua parte politica e partitica, a livello locale e nazionale, sono i responsabili morali, etici e sociali di questa ennesima tragedia del gioco: tante persone, specialmente giovani, frustrate da una vita disperata, priva di prospettive, si danno al gioco con l’illusione di arricchirsi e di risolvere i problemi dell’esistenza, ma è solo una illusione, un sogno a occhi aperti, perché in un popolo di disperati sociali si arricchiscono solo poche persone, mentre tutte le altre si condannano a vivere ancora più miseramente oppure si suicidano, come sempre più spesso apprendiamo dalle cronache.
Per i tanti suicidi a causa del gioco i primi responsabili sono: lo Stato capitalistico, che non garantisce lavoro e dignità a tutti i componenti della società; i governi dei capitali bancari e finanziari, oggi di centrodestra e centrosinistra, che governano gli interessi del ricchezza parassitaria contro i bisogni di vita delle masse popolari; il parlamento borghese, che legifera per i potenti ignorando i drammi di vita sociale, come l’abbattimento delle case di necessità.

Sale giocoLo Stato capitalistico è uno Stato che incita in vario modo al gioco illudendo moltitudini di persone che il gioco può donare una vita felice, che si arricchisce sul gioco favorendo gli interessi dei capitalisti nazionali e multinazionali e che, per tanto, è causa di disperazione e di suicidi dipendenti dal gioco. E’ una politica capitalistica sporca, che, al pari degli affari dei capitalisti che sostiene, considera l’uomo una merce da sfruttare anche col gioco e nonostante i suicidi che aumentano. E’ solo barbarie e disumanità dello Stato e del potere politico capitalistico.
Forio, nell’isola, pare che stia diventando sempre di più un’attrattiva per chi vuol tentare ingenuamente la fortuna, grazie ai videogiochi e alle sale da gioco consentiti dal potere politico capitalistico nazionale e locale. Basta incoraggiamenti e facilitazioni per il gioco, eliminiamo i videogiochi e chiudiamo le sale da gioco, basta lotterie e giochi nazionali per televisione, smascheriamo l’illusione del facile arricchimento e creiamo per i giovani e i disoccupati nuove possibilità di lavoro per rispondere alle loro esigenze di vita.
Ma il gioco e la sua illusione servono pure al potere economico e politico del capitale – come la partita di calcio alla domenica, che libera i lavoratori dalla rabbia accumulata durante la massacrante settimana di lavoro trascorsa preparandoli al sacrificio dello sfruttamento e della dura fatica per quella rientrante – per placare la rabbia popolare, derivante dalla miseria e dai bisogni per sopravvivere, mentre i capitalisti, anche con l’illusione del gioco, continuano ad accumulare ricchezze sulla povertà e la disperazione delle masse, ubriacate pure dalla fortuna del gioco di Stato: vergogna!
Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, dinanzi alla nuova tragedia dell’illusione del gioco, esprime fraterna e umana solidarietà alla famiglia tragicamente colpita ed invita la comunità locale e nazionale a riflettere sul dramma sociale del gioco, che può essere debellato solo costruendo, con la militanza e l’attività politica di classe e rivoluzionaria, un nuovo ordine sociale, dove il potere politico ed economico è esercitato dalla classe lavoratrice operaia e intellettiva che garantisce il lavoro a tutti e con un’adeguata retribuzione assicura un’esistenza libera, dignitosa e di svago all’intera collettività.
Forio, 4 luglio 2013.
Domenico Savio, Segretario generale del P.C.I.M-L.
E Consigliere comunale di Forio

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